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Il ruolo del testosterone nell’uomo

Il testosterone è l'ormone maschile per eccellenza, essenziale per la crescita muscolare, la densità ossea, la funzione sessuale e la salute mentale. Viene prodotto principalmente dai testicoli sotto il controllo dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG), un sistema di regolazione ormonale che mantiene livelli adeguati di ormoni sessuali nel corpo, e in minima parte secreto anche dalle ghiandole surrenali.


Steroidogenesi

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Come tutti gli ormoni steroidei, viene prodotto a partire dal colesterolo e tramite gli enzimi aromatasi e 5α-riduttasi puó essere convertito nei suoi due metaboliti principali, il DHT (diidrotestosterone) e l’estradiolo.


Effetti fisiologici

L’ipotalamo è l'area del cervello adibita al controllo di vari ormoni, tra cui gli ormoni tiroidei e steroidei. Mentre nella donna si instaurano meccanismi complessi dovuti al ciclo mestruale, nell’uomo funziona con un semplice meccanismo di “feedback”, ovvero ritorno di segnale. Infatti l’ipotalamo è in grado di determinare i livelli di vari ormoni e sostanze nel sangue, oltre a ricevere stimoli dal sistema nervoso, che forniscono un feedback positivo o negativo a seconda del caso.


Esempi di feedback positivo possono essere:

  • bassi livelli di androgeni o estrogeni nel sangue

  • sforzo fisico

  • stimoli visuali o situazioni erotiche

  • stimoli competitivi


Esempi di feedback negativo comprendono:

  • alti livelli di androgeni o estrogeni nel sangue

  • alti livelli di cortisolo e/o prolattina (stress, dieta ipocalorica...)

  • sottomissione, depressione


Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi

A seconda dell’equilibrio di tutti questi parametri, l’ipotalamo regola il rilascio del GnRH, che agisce sull’ipofisi per stimolare la produzione delle cosiddette gonadotropine (LH ed FSH), le quali stimolano la steroidogenesi e la spermatogenesi nei testicoli.


Quando il livello di androgeni ed estrogeni è considerato sufficiente, questi agiscono a feedback negativo per rallentare la produzione. In condizioni di normalità, il rilascio di ormoni sessuali risulta pulsatile, con diversi picchi durante la giornata, il più prominente dei quali durante le ore del risveglio. Da questo deriva l’importanza di dosare il testosterone al mattino, idealmente entro le prime due ore dal risveglio, in caso di approfondimento clinico.


Carenza di androgeni

Come si evince dal paragrafo precedente, possono esserci diverse cause di produzione insufficiente di androgeni, tra cui fisiologiche, psicologiche e patologiche.


Nel caso in cui la produzione sia insufficiente a mantenere un’adeguata espressione dei caratteri sessuali maschili, si parla di ipogonadismo. Secondo la nostra esperienza, é anche importante valutare i casi limite, in cui i parametri rientrano nella normalità, ma tendenzialmente ai limiti bassi, casi in cui è utile valutare un percorso di ottimizzazione ormonale in presenza di una sintomatologia che impatta la qualità di vita del paziente.


I casi di ipogonadismo si possono distinguere in:

  • ipogonadismo primario: i testicoli sono correttamente stimolati ma non riescono a mantenere un’adeguata produzione

  • ipogonadismo secondario: il paziente presenta un disfunzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisario


L’invecchiamento in particolare può determinare una perdita di efficienza di una o addirittura entrambe le componenti dell’asse, con risposta subottimale dei testicoli alla stimolazione, associata ad una stimolazione di sé insufficiente.


Oltre all’invecchiamento, possono intervenire a disturbo dell’asse varie patologie, quali

  • ipercortisolemia da stress, malnutrizione o disfunzioni surrenali

  • iperprolattinemia, tipicamente da tumori ipofisari benigni

  • ipotiroidismo, in quanto gli ormoni tiroidei hanno un ruolo fondamentale nel feedback positivo dell’asse

  • cause genetiche (sindrome di Klinefelter)

  • danneggiamento testicolare (trauma, criptorchidismo, ecc)

  • forte debilitazione dell’organismo (infiammazione cronica, HIV, chemio o radioterapia)


Nella maggior parte dei casi patologici, è fondamentale l’approccio di uno specialista urologo, andrologo o endocrinologo nella risoluzione o nel trattamento della patologia sottostante.


Esistono poi tutta una serie di casi non patologici, in cui si registra un certo grado di riduzione del testosterone che non può essere definito gravemente ipogonadico ma certamente subottimale, tipicamente associato a stile di vita sedentario, obesità, o il normale invecchiamento. In questi casi è possibile rivolgersi allo specialista per valutare la terapia ormonale sostitutiva, nei casi in cui modifiche di stile di vita e nutrizione risultassero insufficienti.


A tal proposito, è importante notare che la riduzione dei livelli sierici di testosterone deve essere accompagnata da uno o più sintomi importanti per giustificare l’intervento terapeutico, quali:

  • calo della libido

  • calo dell’umore non dovuto ad altre circostanze

  • irritabilità

  • calo della motivazione

  • perdita di massa muscolare

  • tendenza ad ingrassare piú facilmente


In questi casi possiamo parlare di terapia anti-aging o di ottimizzazione del testosterone, mirata al recupero del benessere e del vigore giovanile.

 
 
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